Riflessioni sui neologismi nella critica artistica: il ruolo delle tecnologie e dei nuovi media.30/1/2024 a cura di Sabrina PasqualeIl 29 e 30 novembre 2023 si è svolto il Convegno “Neologismi nella critica artistica contemporanea. Nuovi media, nuove tecnologie, nuove prospettive metodologiche”, ormai giunto alla seconda edizione, curato da Federica Bertini (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Emanuela Garrone (l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e Rosalinda Inglisa (Università Telematica San Raffaele Roma). Il Convegno fa parte del progetto “Neologismi nell’arte contemporanea” avviato nell’ambito di un accordo ufficiale stipulato tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). I lavori della prima giornata sono stati presentati da Carlo Birrozzi, Direttore dell’ICCD, e da Carmelo Occhipinti, Responsabile del corso di studi magistrali in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e del master MANT “Nuove tecnologie per la comunicazione, il cultural management e la didattica della storia dell’arte: per una fruizione immersiva e multisensoriale dei Beni Culturali”. Durante il suo intervento introduttivo, Carlo Birrozzi ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per condividere i lavori di ricerca che i due enti stanno conducendo sui lessici della storia dell’arte. L’ICCD è stato infatti impegnato, negli ultimi tre anni, in alcune ricerche riguardanti le modalità descrittive del patrimonio artistico al fine di mettere in evidenza il rapporto che si crea tra le opere e il contesto in cui esse nascono e vengono fruite. Inoltre, dal 2017, è in atto una collaborazione con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR per la creazione di specifiche ontologie sui beni culturali, soprattutto in riferimento al lessico dell’architettura. Il Direttore ha concluso l’intervento sottolineando l’importanza della condivisione di una metodologia sia nell’ambito della catalogazione che nella formazione di vocabolari controllati. Carmelo Occhipinti, che da anni è impegnato con il suo gruppo di lavoro nella digitalizzazione di trattati storiografici italiani, relativi agli anni compresi tra il Cinquecento e l’Ottocento, dedicando una specifica collana monografica della rivista di Storia dell’arte Horti Hesperidum, chiamata “Lessico artistico”, ha incentrato la sua analisi sull’elaborazione di un lessico storico della critica d’arte italiana, dall’età rinascimentale ai nostri giorni. Lo studioso ha citato il significativo lavoro del linguista Gianfranco Folena che, già nel 1976 ne La scrittura di Tiziano e la terminologia pittorica Rinascimentale aveva sottolineato la necessità di un lavoro sulla terminologia delle arti figurative e dell’architettura. Questo argomento è stato anche affrontato dalla storica dell’arte e docente presso la Scuola Normale Superiore di Pisa Paola Barocchi, che nel 1983 con l’intervento “La Crusca, nella tradizione letteraria linguistica italiana” pronunciato durante il Convegno dell’Accademia “Commercio internazionale” organizzato per il quarto centenario di questa Istituzione, ha sottolineato l’importanza del confronto tra le fonti letterarie e il linguaggio tecnico degli artisti e delle botteghe. Occhipinti ha concluso invitando a riflettere sull’etimologia ed evoluzione delle parole come una storia della disciplina, una storia dei modi di vedere che cambiano senza ridurre questo lavoro alla creazione di un compendio, un prontuario di termini, come si fa per i linguaggi tecnici, della medicina o dell’ingegneria. Nel Convegno, prima degli interventi dei relatori, le curatrici, Federica Bertini, Emanuela Garrone e Rosalinda Inglisa, hanno illustrato le tappe che hanno permesso la realizzazione del progetto. Federica Bertini, nel 2019, ha avviato un lavoro di ricerca sui neologismi relativi all’arte contemporanea, con particolare attenzione ai nuovi media e alle nuove tecnologie, questi ultimi impiegati nella creazione e nello sviluppo di nuovi modelli espositivi, di fruizione e di comunicazione. Parte di questo lavoro è stato approfondito nel volume “Heritage 5.0. Tramandare l’eredità culturale, una sfida per il XXI secolo”, pubblicato nel 2023 e curato da Federica Bertini e Valentino Catricalà, studioso dei rapporti fra arte, cinema e media, curatore e critico d’arte contemporanea. In questo volume è stato pubblicato un primo glossario, nel quale i vocaboli sono stati analizzati partendo dal significato che essi assumono relativamente agli ambiti della fruizione e a quelli della produzione artistica, citando anche casi studio esemplari. Significativo impulso per questa ricerca è stato dato nel novembre 2022, quando è stata organizzata la prima edizione del Convegno internazionale dal titolo “Neologismi nella critica artistica contemporanea Nuovi media, nuove tecnologie, nuove prospettive metodologiche”. Inoltre, è rilevante considerare che lo studio sul lessico è strettamente collegato al lavoro di elaborazione di una scheda sperimentale di catalogazione dei linguaggi artistici legati alla Street art e all’Arte urbana, ideata da Simonetta Baroni, testata per la prima volta nel 2019 nell’ambito del progetto universitario “Street Art in provincia”, ideato da Federica Bertini con la collaborazione di Francesca Colonnelli.
Lo studio dei neologismi e la schedatura di opere d’arte contemporanea sono diventati i temi di un più ampio progetto condiviso con l’ICCD, in cui grazie al lavoro svolto da Maria Letizia Mancinelli, i diversi modelli di catalogazione utilizzati nella prima scheda sperimentale (OAC, BDM e la schedatura Critic Art Data, ideata da Eugenio Battisti nel 1989) sono stati rivisti in base alle nuove norme e modelli di schedatura, a cui si aggiungono anche gli importanti contributi di Federica Bertini e Emanuela Garrone in relazione all’aggiornamento e all’ampliamento del lemmario dei linguaggi artistici contemporanei con una particolare attenzione ai termini legati agli aspetti digitali e tecnologici dell’arte. Nel corso di queste due giornate di studio si sono alternati studiosi ed esperti provenienti da diversi atenei italiani ed enti di ricerca che hanno analizzato una serie di termini: Metamuseo del costume cinematografico (Elisabetta Bruscolini), Itinerario digitale (Olga Concetta Patroni), Pittura provvisoria ( Alessandro Ferraro), Op Art ( Marta Previti), Data sculpture/Data painting (Claudia Bottini), Tecnosocialità ( Chiara Canali), Aptico (Valentina Bartalesi), Phygital ( Davide Silvioli), Storage (Williams Troiano), Storytelling (Barbara D’Ambrosio), Comunicatore museale (Lidia Abenavoli) , Site- specific /time- specific ( Costanza Meli). L’ultima sessione del Convegno è stata dedicata alla presentazione di alcuni studi condotti dagli studenti del corso di “Nuove tecnologie per la fruizione delle opere d’arte e per l’accessibilità del Patrimonio Culturale” (tenuto da Federica Bertini e Simonetta Baroni) del Master MANT del Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, coordinato da Carmelo Occhipinti. Conclusioni È importante sottolineare che durante il Convegno è emersa un’interessante riflessione sull’esigenza di conoscere il lessico dell’arte creando occasioni di confronto diretto con gli artisti. Si tratta di un contatto necessario per rispondere alla complessità dei linguaggi artistici contemporanei strettamente legata al rapido sviluppo e utilizzo delle nuove tecnologie e delle innovazioni digitali. Per completare questa operazione Simonetta Baroni e Federica Bertini hanno proposto una serie di incontri che precederanno la prossima edizione del Convegno “Neologismi nella critica artistica contemporanea. Nuovi media, nuove tecnologie, nuove prospettive metodologiche”, previsto per il mese di novembre 2024, e che coinvolgeranno artisti, curatori e storici dell’arte. Gli incontri saranno divisi in quattro aree tematiche: 1- Arte, media e tecnologia; 2- Arte, territorio e ambiente; 3- Arte e sensorialità; 4- Arte e socialità. Si tratta di una prima classificazione utile al momento per iniziare un’indagine su specifici settori in relazione ai temi dell’arte contemporanea, della musealizzazione, della curatela, dell’allestimento, dell’illuminazione, della fruizione e della comunicazione. Questa operazione diventa pertanto centrale nella conoscenza e uso di nuovi termini che andranno ad arricchire e ampliare il lemmario.
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Marzo 2024
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