di Mariateresa Palazzo L’immatériel est l'idée grande L’introduzione della categoria dell’immateriale nella critica artistica contemporanea è sintomo di un cambiamento profondo che sta interessando la percezione dell’arte. È un concetto che porta a ridefinire i criteri di approccio all’arte contemporanea segnando il superamento delle proprietà fisiche tradizionalmente ritenute caratterizzanti di un’opera: un’operazione ossimorica, apparentemente contraddittoria e per questo affascinante. La parola ‘immateriale’, nella sua più ampia accezione, deriva dal latino ‘immaterialis, -e’ e indica qualcosa che manca di materia. Nel passaggio dal latino classico al volgare italiano la radice viene mantenuta, segnando una continuità provata dalla presenza sia di ‘materia’ che del corrispondente aggettivo ‘materiale’ nel primo dizionario della lingua italiana, il Vocabolario della Crusca del 1612(1). Materiale/Immateriale nella critica artistica. Alcuni esempi Tra il Cinquecento e il Seicento l’arte è profondamente ancorata al concetto di materialità. Il termine materia ricorre – ad esempio – ne Le vite(2) di Giorgio Vasari, nelle Rime di Michelangelo, nella corrispondenza tra pittori, scultori e intellettuali, anche in relazione al famoso ‘paragone’ tra le arti, oppure nel frontespizio del Vocabolario toscano dell'arte del disegno di Filippo Baldinucci [fig. 1]. L’aggettivo ‘immateriale’ compare nel 1691 all’interno del Vocabolario degli accademici della Crusca, con l’accezione di non materiale(5); nel 1923, sempre nello stesso vocabolario, esso viene citato nella sua accezione di sostantivo(6). Per lo più legato agli aspetti religiosi e spirituali, il termine viene affiancato a concetti estetici in uno scritto del filosofo Gioberti sul Bello(7), riportato nella citata edizione del 1923 del Vocabolario tra gli esempi relativi alla voce ‘immateriale’. È nell’Ottocento che si può registrare un considerevole aumento di attestazioni del termine ‘immateriale’ in relazione all’arte, anche se l’assenza di questo termine nei maggiori dizionari di arte del Novecento comprova una certa fatica della sua affermazione a livello di critica artistica(8). A metà dello stesso secolo si afferma quella che viene definita come arte immateriale. L’artista francese Yves Klein è il primo a sviluppare una vera e propria filosofia artistica dell’immateriale che mostra nell’esposizione parigina del 1958, soprannominata Il Vuoto, e la formalizza nella Conferenza alla Sorbona del 1959, intitolata L’evoluzione dell’arte verso l’immateriale(9). L’artista è il primo a considerare l’immateriale un oggetto d’arte, realizzabile, descrivibile, esponibile, vendibile. Klein vende delle Zone di sensibilità pittorica immateriale, in cambio della più alta quantità del compenso materiale: un lingotto d'oro puro. La compravendita con Dino Buzzati e le contaminazioni con artisti italiani come Piero Manzoni e Lucio Fontana, testimoniano la comprensione e la ricezione pressoché immediata della rivoluzione immateriale. Fontana, suo lungimirante estimatore, aveva compreso che «L'arte diventerà infinito, immensità, immateriale, filosofia»(10). Molti artisti hanno continuato le proprie sperimentazioni sul percorso inaugurato da Yves Klein. Tra i tanti esempi possibili Salvatore Garau è arrivato ad esporre, come nel caso di Afrodite piange, e a vendere, come nel caso di Io sono [fig. 2], il nulla più totale delle sue sculture immateriali. Sul significato di patrimonio culturale immateriale Nel 2007, l’Italia adotta la Convenzione Unesco del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale(11): si tratta di patrimonio che comprende tutte le tradizioni trasmesse dai nostri antenati, espressioni orali, conoscenze, pratiche sociali, artigianato, riti e feste. A cavallo del nuovo millennio, un significativo aumento di attestazioni del termine si rivolge alle più svariate e spesso contraddittorie espressioni: dal patrimonio culturale immateriale a nuovi generi artistici che nascono grazie al digitale. Tra le prime mostre(12) [fig. 3] e le prime piattaforme dedicate all’immateriale - ne è un esempio Immaterial(13)[fig. 4] di Marina Abramovic (2014) - il vocabolo continua la sua diffusione in rete e permea tutti gli strati linguistici attraverso i nuovi mezzi d’informazione di massa. Note bibliografiche
(1) Accademia della Crusca, Vocabolario degli Accademici della Crusca, Firenze 1612, p. 514. Per una ricostruzione completa della storia del termine sono stati consultate le voci ‘materia’, ‘materiale’ e ‘immateriale’ dei seguenti dizionari italiani e latini: A. Forcellini, Lexicon Totius Latinitatis, Padova 1771; N. Tommaseo, B. Bellini, Dizionario della lingua italiana, Torino 1861; S. Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, Torino 1961; Oxford University Press, Oxford Latin Dictionary, Oxford 1982; A. Castiglioni, M. Mariotti, Grande Dizionario Italiano/Latino - Latino/Italiano, Torino 2005; T. De Mauro, Il nuovo De Mauro, edizione online https://dizionario.internazionale.it/. (2) G. Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architetti, Firenze 1550 e 1568. Nell’edizione Giuntina 1568 ‘materia’ è citata 90 volte, a fronte delle 27 volte nella Torrentiniana 1550. (3) In particolare sono state prese in esame alcune le lettere che il pittore Agnolo Bronzino e lo scultore Francesco da Sangallo inviano a Benedetto Varchi: entrambi tentano di dimostrare la maggiore nobiltà della propria arte, introducendo paragoni che in larga parte dipendono dai diversi materiali di cui le due arti si servono. Le lettere sono consultabili sulla piattaforma Memofonte https://www.memofonte.it/. (4) F. Baldinucci, Vocabolario toscano dell'arte del disegno, Firenze 1681, p. i, frontespizio. (5) Accademia della Crusca, Vocabolario degli Accademici della Crusca, Firenze 1691, vol. 2, p. 833. (6) «Ciò che è immateriale, cosa immateriale; Parte, Principio, Natura o simile, immateriale, di chicchessia». Accademia della Crusca, Vocabolario degli Accademici della Crusca, Firenze 1923, vol. 8, p. 124. (7) «Resta adunque che il Bello sia un non so che d’immateriale e di obbietivo che si affaccia allo spirito dell’uomo e a sé lo rapisce». V. Gioberti, Del Bello, Capolago 1849, p. 10. (8) La categoria di ‘arte immateriale’ non compare in L. Grassi, M. Pepe, Dizionario dei termini artistici, Milano 1994; M. Corgnati, F. Poli, Dizionario d’arte contemporanea: dal 1945 a oggi, Milano 1994 e Dizionario dell'arte del Novecento, Milano 2001. (9) Y. Klein, Conférence à la Sorbonne. L’évolution de l’art vers l’immatériel 1959, traduzione di G. Prucca in Yves Klein. Verso l'immateriale dell'arte, Milano 2009, pp. 17-44. (10) L. Fontana, Intervista a Lucio Fontana, in G. Prucca, Yves Klein. Verso l'immateriale dell'arte, Milano 2009, pp. 107-109. (11) UNESCO, Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, Parigi 2003. (12) Per le prime mostre dai titoli ‘immateriali’: Franca Lanni: materialità dell’immateriale, catalogo della mostra a cura di L. T. Liveri, Napoli 2005 e Marc Didou: l’immateriale della materia, catalogo della mostra a cura di G. B. Martini, Genova 2005 (13) https://mai.art/immaterial. Bibliografia: ADC 1691 = ACCADEMIA DELLA CRUSCA, Vocabolario degli Accademici della Crusca, Firenze 1691. ADC 1923 = ACCADEMIA DELLA CRUSCA, Vocabolario degli Accademici della Crusca, Firenze 1923. CRISTALDI 2003 = M. CRISTALDI, Materia immateriale: identità, mutamenti e ibridazioni dell'arte nel nuovo millennio, Livorno 2003. ENCICLOPEDIA TRECCANI 2012, voce consultabile online https://www.treccani.it/enciclopedia/ambiente-digitale_(Lessico-del-XXI-Secolo)/ FERRARO, MONTAGANO 2000 = A. FERRARO, G. MONTAGANO, a cura di, La scena immateriale. Linguaggi elettronici e mondi virtuali, Ancona 2000. FONTANA = L. FONTANA, Intervista a Lucio Fontana, in G. Prucca, Yves Klein. Verso l'immateriale dell'arte, Milano 2009, pp. 107-109. GATTI 2022 = G. GATTI, Nft: balocchi deluxe degli Uffizi, in «Il Giornale dell’arte», 2022. GIOBERTI 1849 = V. GIOBERTI, Del Bello, Capolago 1849. KLEIN 1959 = Y. KLEIN, Conférence à la Sorbonne. L’évolution de l’art vers l’immatériel 1959, traduzione di G. Prucca in Yves Klein. Verso l'immateriale dell'arte, Milano 2009, pp. 17-44. Marc Didou: l’immateriale della materia, catalogo della mostra a cura di G. B. Martini, Genova 2005. LANNI 2005 =FRANCA LANNI: materialità dell’immateriale, catalogo della mostra a cura di L. T. Liveri, Napoli 2005. MARTANO 1970 = G. MARTANO, Yves Klein: il mistero ostentato, Torino 1970. PARETO 1861 = R. PARETO, Considerazioni generali sull’arte, in «Il Politecnico», vol. 9, 1861, pp. 302- 340. RESTANY 1961 = P. RESTANY, Il nuovo realismo del colore 1961, traduzione di G. Prucca in Yves Klein. Verso limmateriale dell'arte, Milano 2009, pp. 103-106. TOMMASEO, BELLINI 1861 = N. TOMMASEO, B. BELLINI, Dizionario della lingua italiana, Torino 1861. UNESCO 2003 = UNESCO, Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, Parigi 2003.
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Marzo 2024
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