di Sara Giovannozzi Caravaggio Experience è stata ospitata, dal 24 marzo a luglio 2016, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra proponeva un sistema di fruizione molto diverso da quello tradizionale: trentatre proiettori Canon Xeed offrivano ad alta definizione la visione di cinquantasette opere del Merisi su schermi scuri. Il percorso, che durava circa 48 minuti, era accompaganato addirittura da fragranze olfattive, oltre che da musiche originali composte da Stefano Saletti. L'intero progetto, coprodotto dall'Azienda Speciale Palexpo e da Medialart, era realizzato dai videoartisti di The Fake Factory, con la consulenza scientifica di Claudio Strinati e in collaborazione con Roma&Roma srl. L'evento ha suscitato reazioni molto diverse da parte del pubblico. In un articolo apparso sul «Messaggero», Luisa Mosello, che definisce l'iniziativa un "un omaggio davvero speciale", ha osservato che la "sorgente" di questa catena ormai serratissima di incontri tra l'arte e la tecnologia era stata la mostra "Uffizi Virtual Experience", che si tenne nella Fabbrica del Vapore di Milano agli inizi del 2016. Vincenzo Trione, sul «Corriere della Sera», ha scritto che eventi di questo tipo non sono altro che un modo per salvaguardare i quadri dai rischi legati ai continui e lunghi viaggi delle opere e che finiscono per assumere un carattere superficiale e "kitsch". "Nascono cloni intorno", le parole sono di Trione, "ai quali si costruiscono effimere macchine spettacolari. Simulacri in alta definizione vengono ingigantiti e proiettati su schermi. Sovente si monumentalizzano dettagli". Ma, continuava Trione, "dietro a questa macchina pedagogica, si nasconde solo furbizia commerciale". Perciò, per Trione, questi eventi sono semplicemente "trucchi orditi ai danni di ingenui spettatori". Yasmin Riyahi tentava di passare al vaglio i pro e i contro di un evento come Caravaggio experience. Vanno certamente a favore della mostra le seguenti motivazioni: - la lettura innovativa dell'arte, tramite la quale il fruitore non è più un semplice lettore, ma viene coinvolto dall'arte stessa del Merisi. -I video mostrano punti di vista diversi delle opere, entrano in maniera più aprofondita nel loro studio, focalizzandosi sui dettagli e isolando di sovente alcune figure sul fondo scuro degli schermi. Si dà pieno risalto alle tematiche pittoriche dell'artista. I contro: - Viene meno il rapporto diretto con l'opera. - Si accentuano certi aspetti drammatici delle opere di Caravaggio. - Le musiche che accompagnavano la mostra avevano poche variazioni di tono. - L'esperienza olfattiva era piuttosto inesistente. Fonti: https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/caravaggio-experience https://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/mostre/caravaggio_experience-1613259.html http://www.corriere.it/cultura/16_giugno_04/mostre-senza-opere-c3f0748a-29bd-11e6-aa4c-a2d9e3978e50.shtml http://www.unacasasullalbero.com/caravaggio-experience/
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