di Federica Lixi In questo difficile periodo che l’umanità sta purtroppo vivendo, molte sono le iniziative che vengono proposte dai musei di tutto il mondo. Grazie ai sofisticati strumenti della tecnologia digitale, la maggior parte dei musei e siti archeologici hanno messo a disposizione le proprie collezioni direttamente sulle piattaforme online per far sì che le opere d'arte del nostro passato possano essere comunque accessibili. Il sito internet del British Museum perciò ha visto un considerevole aumento dei visitatori, attirati dalla possibilità di un'esplorazione virtuale del patrimonio. Risulta addirittura raddoppiato il numero delle visite, che ha raggiunto durante il mese di marzo i 978.548 utenti, contro i 472.890 dell'anno scorso. Il British Museum ha rivelato un dato particolarmente interessante: cioè che la maggior parte di questi visitatori online proviene dall'Italia. L’attuale direttore del British Museum, Hartwig Fischer ha dichiarato: “La cultura ci conforta in tempi di agitazione, ci unisce e ci fa capire cosa significa essere umani. Mentre il mondo è alle prese con questa crisi attuale, sono contento che così tante persone stiano arrivando al sito web e alle raccolte online del British Museum”. Il British Museum offre alcune tra le collezioni di opere e manufatti più importanti della storia dell’uomo, divise per sezioni, rese facilmente raggiungibili attraverso il sito ufficiale: la sezione dell’Africa, delle Americhe, la sezione dell’antico Egitto, del Sudan, quella dell’Antica Grecia e quella dell’Antica Roma. Ci sono poi sezioni più specifiche come, ad esempio, quella dedicata alla vasta collezione di monete e medaglie, tra le più antiche sul pianeta; per non parlare della sezione di antropologia e di quella dedicata alla esplorazione del mondo in età illuminista, nel diciottesimo secolo. I preziosi oggetti di ogni sezione sono distribuite all'interno delle sale virtuali, numerate e catalogate. La loro fruizione è possibile attraverso appositi tour virtuali, che sono segnalati sul sito ufficiale del museo; ma è altresì possibile esplorare il British Museum attraverso la modalità Street View. Il museo londinese e Google hanno infatti stretto un accordo già nel 2007 per rendere gli spazi percorribili online attraverso una visualizzazione degli ambienti ad altissima definizione (HD), senza muoversi dal divano di casa. Ciò è stato reso possibile grazie al Google Cultural Institute (GCI) che ha utilizzato la mappatura interna del museo per creare una versione virtuale del museo: il tour copre ben nove piani, comprendendo ottantacinque delle sue sale permanenti.Entrando nel museo virtuale vi troverete nel Great Court sotto l’imponente soffitto di vetro, da dove è possibile scegliere il proprio percorso di visita, mediante un apposito avata La mostra include informazioni dettagliate, ma soprattutto immagini ad alta risoluzione di oltre 4.500 oggetti conservati all’interno del museo. Mediante l'opzione "Museum of the World", l'utente può visualizzare i manufatti non solo in ordine cronologico, ma pure secondo collegamenti che permettano di illustrare i rapporti e gli scambi tra culture, civiltà e luoghi diversi. Uno dei più grandi privilegi della visita virtuale è che il museo vi appare completamente deserto: ognuno di noi è l'unico osservatore. Per consentire una tale esperienza, le telecamere di Google hanno dovuto percorrere gli spazi espositivi dell'intero museo, al di fuori degli orari di apertura, utilizzando una grande fotocamera trolley guidata. Il precedente direttore del British Museum, Neil MacGregor, aveva al riguardo dichiarato: «Oggi il mondo è cambiato, il modo di accedere alle informazioni è stato rivoluzionato dalla tecnologia digitale - questo ci permette di dare una nuova realtà all’ideale di illuminismo su cui è stato fondato il museo». «È ora possibile rendere la nostra collezione accessibile, esplorabile e divertente non solo per chi la visita fisicamente, ma a chiunque abbia un computer o un dispositivo mobile”. Oltre al tour virtuale, occorre segnalare un grandissimo numero di video che circolano in rete. Basta aprire il più comune sito di ricerca video degli ultimi anni (YouTube) per avere accesso a video stupefacenti, magistralmente eseguiti, alcuni dei quali, tra i più interessanti, permettono addirittura di interagire con l'immagine, ruotandone l'angolatura di ripresa in tempo reale. Il Visual Artist Paul Maclean con la sua GoPro, ha girato un bellissimo video del British Museum e delle sue collezioni, intitolato “A 360° tour of the British Museum”, che presenta un’innovativa peculiarità: permette cioè di cliccare, in alto a sinistra, per poter ruotare la prospettiva dell’osservatore di 360° all’interno del museo, durante la riproduzione del video! Sitografia:
https://www.youtube.com/watch?v=-rl0aGAbkTM https://metro.co.uk/2020/03/20/british-museum-may-closed-can-virtually-explore-venue-comfort-home-12432145/ https://www.lastampa.it/cultura/2015/11/13/news/il-british-museum-arriva-su-google-street-view-1.35207255 https://www.youtube.com/watch?v=bQIYn9heYx0 https://www.youtube.com/watch?v=Z8wl84-AW_8 http://www.pegmantour.it/2015/11/16/il-british-museum-arriva-su-google- street-view/
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Marzo 2024
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