Il nome della mostra: L'Ara com'era
Data: 14.10.2016 - 25.10.2019 L’organizzazione: Zetema progetto cultura, Ett S.P.A. La tecnica di proiezione: gruppo Gros. Iniziativa del progetto: Comune di Roma, Soprintendenza Capitolina dei Beni Culturali. Il numero di visitatori: oltre 11 mila nei primi tre mesi (è stata prolungata). Le voci dei personaggi e della narrazione: Luca Ward, Manuela Mandracchia. L’Ara Pacis è un altare celebrativo di epoca Augustea, inaugurato nel 9 a.C., faceva parte del grande progetto di propaganda attuato dallo stesso Augusto. All'ingresso dell'Ara Pacis, nel giorno dell’equinozio di autunno al tramonto, l’ombra dello gnomone dell’obelisco di Montecitorio, si rifletteva al suo ingresso. Oggi l'altare si trova sulla riva del fiume Tevere, in un edificio progettato dall'architetto statunitense Richard Meier. Questo progetto è stato molto criticato sia per la stessa scelta del progettista da parte del sindaco Rutelli, sia per lo stile "troppo moderno", che differisce rispetto al contesto in cui si trova. Ricordiamo, che una sorta di sperimentazione a colori sul monumento era stata già attuata nel anno 2009. Quando con i proiettori sono stati illuminati a colori sia il fronte occidentale che orientale. Per la mostra "L'Ara com'era" il gruppo Ett S.P.A. ha sviluppato un software in grado di effettuare un tracking tridimensionale in tempo reale, per fare in modo che i contributi virtuali appaiano al visitatore come ancorati ai bassorilievi e appunto agli oggetti reali. La mostra era dotata di un'ulteriore tecnica, come i visori Samsung Gear VR e degli auricolari, grazie ai quali il visitatore poteva immergersi nel percorso. Sono stati previsti diversi punti di osservazione, i primi due sono realizzati con l'uso della combinazione di riprese cinematografiche e realtà virtuali. Si viene accolti da una ripresa a 360° dell’Ara Pacis di oggi, per poi ritrovarsi avvolti da uno spazio bianco in cui si individua il monumento nella sua collocazione originale all’interno del Campo Marzio. La guida particolare che ci accompagna alla scoperta del Campo Marzio è proprio Augusto. Così ci viene spiegata la storia dei vari monumenti che ne fanno parte, e si può osservare ricostruito tridimensionalmente lo stesso Campo Marzio dall’alto, con i Saepta Julia, il Mausoleo di Augusto, l’acqua virgo e il Pantheon, tutti rappresentati nella loro forma originale. Dopo il volo sul vecchio Campo Marzio, l'osservatore si trasporta appunto di fronte all’Ara Pacis (che è raffigurata completamente a colori) dove vede compiuto un sacrificio animale, realizzato con l'impiego della grafica e con il coinvolgimento di attori veri. Poi il visitatore torna alla realtà per proseguire il percorso attraverso i restanti punti di osservazione, che lo guidano intorno al monumento. Grazie al software inserito nel cellulare, è possibile assistere a questo spettacolo innovativo: la realtà virtuale che combacia con i bassorilievi presenti sul monumento. Alzando lo sguardo verso l’alto si possono osservare: le varie parti del bassorilievo del sacrificio di Enea ai penati che prende lentamente il suo colore originale e una ricostruzione del monumento antico a colori dei bassorilievi. La mostra proponeva un'esperienza innovativa di augmented e virtual reality. Avvenuta grazie all'impiego della tecnologia, che è riuscita a spiegare ad un pubblico diversificato: l’arte antica, la storia e i vari rilievi che compongono l’Ara. Questa mostra ha riscosso molto successo, dal momento che molti visitatori hanno apprezzato l'interattività proposta dal progetto bandito dall'istituzione museale.
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Marzo 2024
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