di Novella Franco Il castello di Chantilly, a pochi chilometri da Parigi, è considerato un gioiello del patrimonio artistico francese. Il suo ultimo proprietario, Henri d’Orléans duca d’Aumale (1822-1897), vi riunì una ricchissima collezione di opere d’arte rimasta intatta e perfettamente conservata grazie alle sue ultime volontà testamentarie. Nel 1886 egli lasciò il domaine di Chantilly all’Institut de France precisando che, alla sua morte, le opere da lui riunite dovessero essere rese accessibili al pubblico grazie all’apertura del Museo Condé, ospitato nel castello, ma soprattutto richiedendo che persino la disposizione dei mobili e degli oggetti rimanesse inalterata. Il castello rappresenta dunque una testimonianza preziosissima che ci restituisce una fotografia fedele di come si presentava la dimora del duca alla fine dell’Ottocento, permettendoci di fare un vero e proprio salto nel tempo. Da raffinatissimo amatore e conoscitore delle arti, il duca acquistò opere di grande qualità. La presenza di capolavori di artisti come Lippi, Piero di Cosimo, Carracci, Domenichino, Guercino, Poussin, Watteau, Ingres e soprattutto Raffaello, fa del castello di Chantilly la seconda più importante collezione di quadri antichi in Francia dopo quella del museo del Louvre. Tali opere, vincolate alle volontà del duca, non possono lasciare il castello e, pertanto, non possono essere oggetto di prestiti. La mostra-omaggio di Raffaello al castello di Chantilly Oltre a vantare i tre splendidi quadri autografi di Raffaello (Le Tre Grazie, La Madonna d’Orléans e La Madonna di Loreto), la collezione di Henri d’Orléans conserva anche un ricco fondo di disegni di mano dell’Urbinate e dei suoi allievi. Per questa ragione il domaine di Chantilly si è unito alle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte del Sanzio proponendo l’unica mostra-omaggio a lui dedicata in Francia, curata dal conservatore Mathieu Deldicque e alla quale ho avuto la fortuna di collaborare come sua assistente e co-autrice del catalogo. La mostra si concentra sulla produzione grafica dell’artista e dei suoi allievi, i tre quadri fanno naturalmente parte del percorso espositivo ma, per motivi di conservazione, non hanno potuto raggiungere le sale e occupano la loro consueta collocazione all’interno del castello. Il percorso si snoda attraverso cinque sale che seguono cronologicamente le diverse fasi della carriera di Raffaello. Le prime tre sale sono dedicate alla giovinezza a Urbino e ai primi esperimenti in Umbria, sotto l’influenza del Perugino e di Pinturicchio, al periodo fiorentino caratterizzato dalle celebri madonne, e all’apice della carriera nella Roma di Giulio II e Leone X. La mostra prosegue con una sala interamente dedicata al primo discepolo di Raffaello, Giulio Romano, del quale il castello conserva un numero cospicuo di disegni; infine, l’ultimo ambiente accoglie l’eredità dell’Urbinate, illustrando gli aspetti della diffusione dei motivi raffaelleschi da parte di Polidoro da Caravaggio e Perino del Vaga. Si è inteso dunque riproporre per intero la produzione grafica del maestro e dei suoi allievi conservata a Chantilly, proponendo nuove attribuzioni e mettendo in evidenza gli aspetti inediti, alla luce degli studi più recenti. Per una visita virtuale della mostra e del castello al tempo del Covid-19 L’emergenza COVID-19 ha raggiunto la Francia con qualche giorno di ritardo rispetto all’Italia, il che ha permesso alla mostra di mantenere le porte aperte fino a metà marzo. Inizialmente previsto dal 7 marzo al 5 luglio 2020, l’evento è stato prolungato alla fine del mese di agosto. Per rendere i contenuti della mostra accessibili al pubblico, anche il domaine di Chantilly si è attivato realizzando un tour virtuale che si configura in realtà come una vera e propria visita privata. Il video, disponibile sul sito ufficiale del domaine, è stato realizzato dal blog dello Scribe Accroupi (allusione al celebre Scriba del Louvre) che, in questo particolare periodo, sta lavorando a una rubrica speciale “Confinement” in cui propone, per ogni giorno dall’inizio dell’emergenza sanitaria, un filmato per riscoprire le mostre più belle degli ultimi anni in Francia. Durante questa speciale visita privata, Mathieu Deldicque accompagna il visitatore alla scoperta del percorso espositivo, spiegandone l’intento e il significato nell’ambito delle celebrazioni. Per ogni sala e quindi per ogni fase della carriera di Raffaello, il curatore si sofferma sull’opera più emblematica, analizzandone la tecnica, lo stile e il contesto storico-artistico. Offrendo un approfondimento che va oltre i pannelli esplicativi delle sale e, soprattutto, una serie di ingrandimenti ad altissima definizione dei disegni, la visita permette al fruitore una completa esperienza immersiva negli ambienti del museo. Si possono così cogliere i minimi dettagli delle opere, come la cura anatomica dei personaggi e dei loro drappeggi; allo stesso modo è possibile godere del sapiente impiego delle diverse tecniche (il tratto del carboncino, le sfumature dell’acquarello, i contorni puntinati dei cartoni, la trama della carta ecc.) difficilmente apprezzabili a occhio nudo. Successivamente Mathieu Deldicque guida il visitatore nel castello davanti ai tre splendidi quadri del maestro. Le Tre Grazie sono custodite nel cosiddetto Santuario, dietro a delle tende di raso celesti, generalmente tenute aperte per permettere ai visitatori di ammirare l’opera. Durante la nostra visita esclusiva, invece, il curatore scosta questo drappo svelando il piccolo gioiello davanti ai nostri occhi; così facendo ci sentiamo, seppur dal nostro divano di casa, in qualche modo più privilegiati rispetto, paradossalmente, a una visita dal vivo in cui avremo dovuto condividere la contemplazione dell’opera con altri spettatori. Ciò che il video non riesce a restituire è il piacere di percorrere l’itinerario attraverso le sale, girando intorno alle vetrine, osservando il recto e il verso di un disegno, tornare sui nostri passi per ammirare nuovamente un’opera che ci ha colpito e soffermarci su un dettaglio che ci è sfuggito. Costantemente attivo sui maggiori social network (Facebook, Instagram e Twitter), il domaine di Chantilly rimane vicino ai visitatori con una pagina, appositamente creata sul suo sito, dal titolo Restons connectés pendant la fermeture du domaine (Restiamo connessi durante la chiusura del domaine). Questo spazio riunisce molteplici attività, alcune delle quali già precedentemente disponibili sul sito, rivolgendole a tutti i tipi di pubblico, dai ricercatori-studiosi alle famiglie con bambini. Tra i numerosi video che sono stati caricati ritroviamo le trasmissioni e i servizi sul castello, alcuni “focus” sulle singole opere accompagnati da spiegazioni dei conservatori, dei podcast, delle riprese effettuate durante gli spettacoli equestri (il domaine comprende anche delle maestose scuderie) e addirittura un video in cui viene mostrato il procedimento per realizzare la celebre “crema chantilly”, nata naturalmente nelle cucine del castello. La pagina permette altresì di accedere a tutta la collezione del museo: quadri, disegni, incisioni, foto d’epoca, progetti e piante del castello, numerosi documenti d’archivio e il famosissimo manoscritto medievale delle Très Riches Heures du duc de Berry, interamente disponibile in formato digitale, pronto da sfogliare. Infine, un’interessante offerta rivolta ai bambini e agli insegnanti riguarda una serie di dossier pedagogici da stampare con percorsi alternativi, giochi, quiz e disegni da colorare. L’insieme del domaine è accessibile su Google Arts & Culture e, tramite Street View, è possibile beneficiare di una splendida visione globale dell’immenso parco in cui sorge il castello. Il colpo d’occhio del maestoso parterre, progettato da André Le Nôtre, che ci sorprende una volta giunti in cima al viale d’ingresso, è assicurato anche virtualmente. Sitografia:
https://www.domainedechantilly.com/fr/restons-connectes-ledomainealamaison/ https://www.domainedechantilly.com/fr/event/raphael-a-chantilly/ https://artsandculture.google.com/partner/chateau-de-chantilly?hl=fr https://artsandculture.google.com/streetview/ch%C3%A2teau-de-chantilly/SQHhRLdcbxeMTQ?sv_lng=2.486487779372879&sv_lat=49.19443737623073&sv_h=245.59&sv_p=14.719999999999999&sv_pid=8zzlCB3eKAuxi1k64AZVBA&sv_z=1
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