di Damiano Delle Fave In risposta alla sospensione dell’apertura di musei, parchi archeologici, cinema e teatri disposta dal DPCM dell’8 marzo 2020 sul contenimento della diffusione del Coronavirus, il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, per permettere la fruizione delle opere d’arte anche comodamente da casa, ha chiesto a tutti gli operatori museali di aderire alla campagna #iorestoacasa. È stato chiesto di utilizzare al massimo i canali social e i siti web al fine di condividere video e immagini di opere appartenenti alle collezioni, monumenti, incisioni, manoscritti, incunaboli e documenti rari, insoliti o poco conosciuti. Allo stesso tempo il Mibact ha aperto sul proprio sito web la pagina www.beniculturali.it/laculturanonsiferma con 785 appuntamenti virtuali finora resi disponibili dai luoghi della cultura statali e da diverse istituzioni culturali nazionali, divisi nelle categorie “educazione”, “musei”, “archivi e biblioteche”, “teatro”, “musica” e “cinema”. A Bologna si è distinta la Pinacoteca Nazionale, che ogni giorno posta sui propri social (in particolare Facebook e Instagram) le proprie opere, accompagnandole con un piccolo testo, un aneddoto o una storia, che possa raccontarle e spiegarle a tutto il pubblico virtuale. Inoltre, la Pinacoteca ha messo a disposizione un’app in grado di permettere a tutti di effettuare una visita virtuale del museo. Altrettanto attivo è il MAMbo, il Museo di Arte Moderna di Bologna, che ha lanciato l’iniziativa “2 minuti di MAMbo”: un format di engagement digitale che prevede il caricamento di nuovi contenuti video girati con una tecnologia semplicissima, accessibile anche tramite smartphone, e contrassegnati dall’hashtag #smartMAMbo. Ogni giorno, dal martedì alla domenica, come nei giorni di apertura ordinari dei musei, alle ore 15, viene pubblicato un nuovo video sul canale YouTube MAMbo Channel, poi condiviso su Facebook, Instagram e Twitter. Queste “pillole d’arte” sono incentrate a rotazione su quattro tematiche: la mostra temporanea AGAINandAGAINandAGAINand, che indaga il tema del loop, della ripetizione e della ciclicità nel contemporaneo attraverso le opere di sette tra i più famosi artisti contemporanei (Ed Atkins, Luca Francesconi, Apostolos Georgiou, Ragnar Kjartansson, Susan Philipsz, Cally Spooner, Apichatpong Weerasethakul); la collezione permanente MAMbo; il Museo Morandi; e il Dipartimento educativo MAMbo, realtà tra le più importanti nel settore della mediazione e della didattica dell’arte verso tipologie differenziate di pubblici che, questa volta, si stanno misurando con una nuova modalità di approccio alle opere d’arte. In particolar modo il progetto si deve alla disponibilità dell’artista Ragnar Kjartansson e della compagnia di attori Laminarie, che ha messo a disposizione lo streaming live dell’opera Bonjour dell’artista islandese, attualmente allestita nella Sala delle Ciminiere per la mostra AGAINandAGAINandAGAINand. In questo modo il MAMbo ha organizzato una serie di appuntamenti, invitando a intervenire volta per volta un esperto diverso – tra curatori, artisti presenti nella collezione permanente e nella mostra temporanea, mediatori culturali... –, cosicché il web possa diventare un’occasione di confronto tra punti di vista diversi, a proposito delle opere del museo momentaneamente non fruibili de visu. Inoltre, sul sito www.museibologna.it, si possono consultare: percorsi tematici e cataloghi delle opere, virtual tour, dirette Facebook ed è possibile il libero scaricamento di pubblicazioni didattiche ad uso dei bambini, come spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi. Quest’ultimo prevede inoltre, finita l’emergenza, la prosecuzione di tali attività che imporranno un decisivo cambiamento circa «il ruolo stesso del museo e la sua funzione sociale che deve trovare delle nuove modalità». Un’altra iniziativa promossa è stata il “Dantedì”, ovvero il 25 marzo, quando è stato celebrato Dante Alighieri sui social media per tutta la giornata con gli hashtag #dantedì e #ioleggoDante. Infine, va menzionata la giornata di domenica 29 marzo, quando il MIBACT, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, ha lanciato un’ulteriore challenge sui social: non soltanto i fotografi professionisti, ma chiunque, ha potuto pubblicare proprie foto realizzate all’interno di musei, parchi archeologici, archivi e biblioteche, dando preferenza a quelle prive di persone. Le immagini dei luoghi della cultura deserti sono diventate protagoniste in tutto il mondo sui social e sono divenute note come Empty Museum. Oggi più che mai diventano così drammaticamente attuali e servono a ricordarci che il patrimonio culturale, nonostante sia momentaneamente inaccessibile, è fruibile anche a distanza. Ogni immagine deve essere taggata con gli hashtag #artyouready e #emptymuseum per essere condivisa da tutti i cittadini. Bibliografia in rete
www.beniculturali.it/laculturanonsiferma http://www.mambo-bologna.org/ www.museibologna.it https://agcult.it/a/16527/2020-03-26/coronavirus-mibact-la-cultura-non-si-ferma-migliaia-di-iniziative-su-social-e-web?fbclid=IwAR03e97p7cTQ_9EZhrTKnYHfXOaVTXnyLfSn1UGOAEHF6bxtga0A61vJexk http://www.artemagazine.it/attualita/item/10951-il-mambo-di-bologna-si-visita-virtualmente-da-casa Stefano Luppi, da Il Giornale dell’Arte, aprile 2020: https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/chiusi-ma-aperti-l-mambo-bologna-/133105.html?fbclid=IwAR1tcMl9A-21Io6eYsqWZKjzTYa9koOc0rGE_LJyPKWoC__-_pqeJPq1Nyw)
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Categorie
Tutti
Archivi
Marzo 2024
|