di Alice Simoni
Tra gli obiettivi dell’attività di ricerca e sviluppo dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), nel settore dei beni culturali ci sono, in particolare, la diagnosi dello stato di “salute” dei beni artistici e la loro tutela dal rischio di deterioramento o sismico. L’ENEA dispone di una task-force di ingegneri e geologi e di attrezzature uniche in Italia, come le due “tavole vibranti” del Centro ricerche Casaccia (Roma), speciali basamenti antisismici, come quelli impiegati nella protezione dei Bronzi di Riace, volte a effettuare prove e simulazioni per la sperimentazione sismica. PROTEZIONE SISMICA DEI BRONZI DI RIACE Gli innovativi basamenti su cui sono posizionati i Bronzi di Riace, per la loro esposizione all’interno del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia in Palazzo Piacentini di Reggio Calabria, sono un progetto ENEA. Studiati e testati nei laboratori del Centro di ricerche ENEA della Casaccia di Roma, essi assicurano il massimo isolamento dai terremoti. I basamenti antisismici sono costituiti da due blocchi di marmo di Carrara sovrapposti scavati internamente per ospitare quattro calotte concave, nel mezzo delle quali sono collocate quattro sfere, anch’esse di marmo per l’isolamento sismico dalle oscillazioni orizzontali. Completano la struttura elementi dissipativi in acciaio per l’isolamento dalle oscillazioni nella direzione verticale. In presenza di un terremoto sarà la parte sottostante della base a subire l’azione sismica, che si muoverà con il terreno senza però trasmettere le sollecitazioni alla parte superiore del basamento e quindi alla statua. Le basi sono state sottoposte a verifica sperimentale sulle tavole vibranti presso il laboratorio di “Qualificazione di Materiali e Componenti”. Le tavole vibranti, impianti sperimentali complessi, di grandi dimensioni, in grado di riprodurre i terremoti reali, hanno sollecitato le basi su cui erano state collocate copie dei bronzi, portandole a subire anche scosse d’intensità superiori al livello massimo previsto per il sito del Museo a Reggio Calabria. La realizzazione di queste basi è stata resa possibile tramite la convenzione stipulata dall’ENEA e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. IL LABORATORIO CONTROLLI NON DISTRUTTIVI L’ENEA è dotato di un Laboratorio per CND che opera nella diagnostica in campo industriale, civile e dei beni monumentali. Il Laboratorio può effettuare: caratterizzazione e analisi difettologica di componenti e nuovi materiali; caratterizzazione sonde e strumentazione per CND; sviluppo di software dedicato ai sistemi automatici per i controlli non distruttivi; formazione. Il Laboratorio, entrato in funzione nel 1980, dispone di un laboratorio sistemi automatici e sviluppo software, tecnologie laser e controlli visivi, termocamere, un archivio difettologico e diagnostica civile (CLS), un bunker radiografico. Il laboratorio ha lo scopo di porre al servizio dei restauratori, dei progettisti, delle soprintendenze, degli enti pubblici e delle imprese di restauro un gruppo scientifico in grado di offrire una qualificata gamma di servizi specialistici di analisi, indagini diagnostiche e di consulenza per la progettazione del restauro relativamente sia ai materiali che alle strutture.
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Marzo 2024
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