di Lucrezia Lucchetti 22.000 i biglietti venduti il 2 giugno, giorno della riapertura, per non parlare dei 70.000 in prevendita già andati prima dl lockdown. Sono questi i numeri con cui ha chiuso la mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale domenica 30 agosto, già sold out fin dal giorno della ripartenza. Molti appassionati infatti non sono riusciti a vederla. Le Scuderie del Quirinale hanno anche allungato gli orari di apertura infrasettimanali dalle 8.00 alle 23.00 e fino all’una di notte nel fine settimana per garantire a tutti i visitatori la migliore fruizione delle opere tenendo conto anche delle misure di distanziamento e delle entrate regolate. Ma non è solo Raffaello a beneficiare di tutta questa sete di cultura. È dalla fine di maggio che anche le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno contato un boom di 1.700 presenze fin dai primi giorni di apertura delle porte che hanno permesso a Giorgione e Tintoretto di rivedere la luce calda della Laguna. In Piemonte i Musei Reali festeggiano un nuovo inizio post covid, arricchendosi di un altro percorso oltre quello classico del Palazzo Reale, della Galleria Sabauda e del Museo dell’Antichità. Si chiama èreale, ed è il canale online dei Musei di Torino, partito durante l’emergenza sanitaria e che è rimasto per permette visite guidate in visual reality, il format Closed In- I musei visti da dentro, un tour sul restauro a vista dell’altare della Cappella della Sindone raccontato dalla direttrice Enrica Pagella, e uno all’interno della Biblioteca Reale che possiede i disegni di Leonardo. La Triennale di Milano ha lanciato “Triennale Estate- Un giardino di voci e colori” in cui fino al 30 settembre si può parlare nel Giardino Giancarlo di Carlo di arte, architettura, urbanistica, design con incontri, proiezioni, letture, spettacoli. Mentre nel centro città tutte le realtà museali, tra cui Mudec, Museo del Novecento, Pinacoteca Ambrosiana, e Hangar Bicocca continuano a essere fruibili dai primi di giugno con mascherina e distanziamento. Per non parlare dei nuovi appuntamenti in programma. A Rovigo, presso Palazzo Roverella ci si prepara per una monografica su Chagall dal 19 settembre al 17 gennaio con opere che provengono dal Museo di Stato Russo e Galleria Tretyakov di Mosca, dal Centre Pompidou di Parigi e dal Thyssen-Bornemisza Madrid, per avvolgere i visitatori con la leggerezza malinconica e agrodolce delle case, degli animali, e delle figure dell’artista francese. I capolavori trascinanti degli impressionisti lasciano invece il Musée Marmottan di Parigi per arrivare a Bologna e fermarsi a Palazzo Albergati. Monet, Degas, Pissarro, Renoir, Sisley sono gli esclusivi protagonisti della mostra “Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan” dal 29 agosto al 14 febbraio 2021, e raccontano uno dei più amati capitoli dell’arte contemporanea, quello della pittura di luce, dello sguardo rapido e fotografico, della fugacità del tempo e della vita che nelle pennellate dei maestri francesi trova la sua massima espressione. A Roma ai Musei Capitoli la mostra “Il tempo di Caravaggio” è prorogata fino al 10 gennaio 2021, con la raccolta dei capolavori della collezione di Roberto Longhi, tra cui Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio e altre opere di artisti del XVII secolo che ne subirono l’influenza. Longhi fu uno dei maggiori studiosi del Merisi, e raccolse nella sua casa fiorentina, villa Tasso, numerose opere che gli permisero lo studio e la ricerca dell’estro del maestro, della sua rivoluzione figurativa e del suo tempo. Dal 25 settembre al 27 giugno 2021 invece sempre ai Musei Capitolini troverà spazio la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori” con 90 opere esposte tra i 620 marmi della collezione Torlonia e una riflessione sui rinvenimenti e sul collezionismo. Palazzo delle Esposizioni a Roma si prepara alla Quadriennale di fine ottobre mentre la GNAM ha aperto come scrive sul suo sito “per restituire la Galleria Nazionale al pubblico”. La mostra “A distanza ravvicinata” dal titolo provocatoriamente ossimorico, che durerà fino al 16 ottobre 2020, inaugura la nuova stagione espositiva della galleria. Dobbiamo mantenere le distanze fisiche previste dalla situazione di stallo in cui ancora ci troviamo, ma quelle che ci dividono dall’arte in fondo non sono mai esistite. Possiamo ancora essere in grado di toccare un’opera con la sola forza dello sguardo, di accarezzarla, di abbracciarla con trasporto e di amarla con gli occhi rimanendo per l’appunto a distanza ravvicinata. Il Covid da questo punto di vista non è riuscito a cambiare niente, se non forse il nostro modo di guardarci intorno, di guardare le cose, le persone, le emozioni, e quindi anche l’arte.
Gli orari sono ridotti, gli ingressi contingentati, le norme di sicurezza più ferree ma le realtà museali ed espositive in Italia ripartono. La quantità e la qualità dell’arte al loro interno non è diminuita, ma possiede sempre lo stesso inestimabile valore che parla di storia, di cultura, di fruizione, di valorizzazione del territorio, di identità.
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Marzo 2024
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