di Chiara Ricci Dal 19/10/2017 al 03/06/2018 al complesso del Vittoriano, aula Brasini, è possibile ammirare sessanta opere di Claude Monet, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi. Come dichiara la curatrice Marianne Mathieu, la scelta delle opere rendono l’esposizione un evento unico in quanto si tratta degli stessi dipinti che Monet aveva conservato per tutta la vita nella sua casa a Giverny, in Francia, le opere a cui l’artista era più legato, che dunque rivelano la sua anima più profonda. Il percorso espositivo inizia con video e pannelli luminosi sui quali vengono proiettati i capolavori dell’artista. Le sue opere si snodano poi in sette sezioni che mostrano al pubblico l’evoluzione e la varietà dei soggetti dei suoi dipinti: dalle caricature (che contano tra le sue prime opere, risalenti agli anni 50 dell’ottocento) ai paesaggi rurali e urbani, ai viaggi, ai ritratti dei suoi figli, alle rappresentazioni delle sue dimore e infine ai fiori del suo giardino (tra cui le famosissime ninfee). La mostra intende infatti far luce sulle diverse fasi della carriera del pittore, allo scopo di indagare la sua persona e di ampliare la sua conoscenza oltre il periodo più famoso, quello impressionista. Già Artribune, in un articolo datato 21/05/2017, prospettava che la mostra sarebbe stata uno degli eventi artistici più interessanti dell’anno in quanto le prenotazioni dei biglietti erano già partite sei mesi prima dall’apertura dell’evento, tanto che la piattaforma web non esitò a comparare l’artista ad una “rockstar”. Il successo è stato poi ulteriormente confermato dalla proroga dell’esposizione: ancora oggi sull’homepage del Vittoriano si legge “A grande richiesta prorogata fino al 3 giugno”. Il forte interesse che si riscontra nei confronti dell’artista nasce forse proprio da quell’aura dolce e romantica che il pittore riuscì a trasferire nelle sue opere, nei suoi fiori come nei ritratti dei bambini, “bellezze senza fine”, come Romatoday le ha definite o anche, come afferma Fermata Spettacolo, “paradiso per gli occhi e magie senza tempo”. Benché far entrare le opere di Monet a Roma sia stata una grande occasione per tutti coloro che non le avevano mai viste prima, bisogna tuttavia osservare, a dispetto di tutte le operazion di marketing, che la mostra non è stata una grande novità in quanto, appunto, le opere si possono da sempre vedere al Musèe Marmottan di Parigi. Tuttavia all’evento si lega una speciale iniziativa curata da Sky arte HD: grazie ad un progetto d’eccezione, per la prima volta al pubblico è stata restituita “Water lilies”, opera di Monet del 1914 danneggiata gravemente in un incendio e rimessa in luce da Factum Arte in collaborazione con Sky arte HD: si tratta dell’unico elemento veramente inedito della mostra, esposto a fine percorso. La storia della sua ri–materializzazione è stata oggetto di un documentario targato Sky Arts–production Hub, inserito nella serie intitolata “Il mistero dei capolavori perduti”, che comprende sette documentari ciascuno dei quali dedicato ad un’opera segnata da un tragico destino. Il 15 Aprile 1958 infatti, al secondo piano del Moma di New York, alcuni operai stavano lavorando per sostituire l’impianto dell’aria condizionata. Per motivi di sicurezza, fortunatamente, molte opere vennero rimosse e rimasero in galleria solo le più grandi. Durante la pausa pranzo, uno dei lavoratori accese una sigaretta e fece cadere sbadatamente della cenere calda sulla segatura. Ne seguì un violentissimo incendio. Quando i pompieri spensero il fuoco trovarono un lavoratore morto, alcuni feriti e otto dipinti erano stati colpiti: tra questi dipinti ce ne erano due di Monet della collezione “water lilies” (le ninfee); la tela più grande era completamente distrutta, l’altra invece era irriconoscibile. Per il progetto Roberto Pisoni, amministratore delegato di Sky arte, ha dichiarato: “il nostro scopo è quello di suscitare una discussione sull’uso della tecnologia al fine di preservare, restaurare e ricostruire i capolavori durante incendi, furti e simili”. Factum Arte infatti è un’organizzazione specializzata nella conservazione e ricostruzione di opere d’arte usando mezzi all’avanguardia. LA RINASCITA DI WATER LILIES
Per accertarsi dei dati ottenuti con la fotogrammetria si passa poi a registrare la superficie anche con uno scanner laser (Factum’s 3D Lucida laser scanner) che cattura ogni rilievo della tela e trasforma le informazioni ottenute in un modello 3D. I dati acquisiti finora permettono una ricostruzione digitale del quadro.
Dalla stampa è stato possibile creare un calco in silicone e, grazie ad esso, con una colata di gesso, si è ricreata la superficie della tela danneggiata. Il calco in gesso è stato usato come base per il restauro: le crepe sono state livellate, i buchi lasciati dall’incendio sono stati riempiti e infine sono state reintrodotte le parti mancanti sotto i nastri conservativi, il tutto completato a mano dal laboratorio di scultura Factum Arte. Dopo aver ri–creato dal calco in gesso modificato a mano un secondo modello in silicone col proprio calco in gesso, quest’ultimo è stato fatto aderire perfettamente ad una tela di lino grazie al risucchio dell’aria tra i due. Questo processo ha permesso di far aderire ogni minimo particolare del calco in gesso alla tela.
“È assolutamente sensazionale” ha dichiarato Adam Lowe, direttore e fondatore di Factum Arte “penso che Monet in persona crederebbe che questo sia suo”. MONET AL VITTORIANO: http://www.ilvittoriano.com/mostra-monet-roma.html http://arte.sky.it/2017/10/da-parigi-a-roma-monet-conquista-il-complesso-del-vittoriano/ https://www.ilturista.info/blog/13093-La_mostra_di_Monet_a_Roma_Complesso_del_Vittoriano/ http://www.artribune.com/arti-visive/arte-moderna/2017/05/monet-come-una-rockstar-mostra-al-vittoriano-di-roma-a-novembre-corsa-ai-biglietti-6-mesi-prima-impressionismo/ http://www.romatoday.it/eventi/mostre/mostra-monet-roma-recensione.html https://www.fermataspettacolo.it/arte/monet-i-fiori-e-la-magia-senza-tempo-dellimpressionismo http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/10/19/foto/roma_i_capolavori_di_monet_in_mostra_al_vittoriano-178711085/1/#1 WATER LILIES https://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/quando-la-tecnologia-salva-l-arte-il-mistero-dei-capolavori-perduti/287457/288072 http://arte.sky.it/temi/programmi-tv-25-dicembre-documentario-mostra-monet-roma/ http://arte.sky.it/2017/10/da-parigi-a-roma-monet-conquista-il-complesso-del-vittoriano/ http://arte.sky.it/evento/monet/ https://www.theguardian.com/artanddesign/2018/mar/17/art-painting-portraits-masterpiece-lost-scanning-alberge-churchill-klimt-van-gogh http://lostpaintings.net/en/artwork/monet/ http://www.recensito.net/rubriche/sentieri-dell-arte/monet-mostra-vittoriano-roma-arte.html http://arte.sky.it/2017/10/da-parigi-a-roma-monet-conquista-il-complesso-del-vittoriano/ http://arte.sky.it/temi/programmi-tv-25-dicembre-documentario-mostra-monet-roma/ http://www.factum-arte.com/resources/files/fa/press/articles-2018/2018033038673528.pdf http://www.factum-arte.com/resources/files/fa/press/articles-2018/monet_and_van_gogh_reborn_as_hi.pdf http://www.factum-arte.com/pag/1175/Reconstructing-MonetA-s-Water-Lilies
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